La chiesa dell’ASP Beata Lucia di Narni

Storia, arte, progetti e restauri
a cura di Michele Benucci e Carlo Inglese

volume chiesa beata lucia

L’illuminata politica di riscoperta del patrimonio dell’ASP Beata Lucia, condotta nell’ultimo quinquennio dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente con il fondamentale sostegno della Fondazione CARIT, ha permesso di gettare le basi per uno studio sistematico dell’importante istituzione narnese sotto molteplici aspetti. Questo percorso, iniziato con l’indispensabile riordino dell’Archivio Storico ad opera di Laura Pennoni, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria, ha consentito di pubblicare, già nel 2019, un volume che, oltre a evidenziare il lavoro svolto, è servito a tracciare alcune vie di ricerca sull’istituzione narnese, ormai presente in città da più di due secoli e mezzo. Nel libro citato non ha potuto trovare spazio uno studio specifico sulla chiesa annessa al brefotrofio dedicata alla beata Lucia, per ragioni editoriali e per l’intrinseca complessità dell’argomento, pertanto il presente volume, in un certo senso, viene a colmare una lacuna della pubblicazione precedente. L’occasione propizia per studiare la chiesa, fortunatamente, si è presentata quando l’Ente ha manifestato la volontà di porre mano al rifacimento del manto di copertura, al recupero dei locali sottotetto e all’adeguamento dell’impianto elettrico, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e grazie ad un finanziamento del GAL Ternano. Questi lavori, a cui devono aggiungersi i restauri delle tele esposte in chiesa e i saggi stratigrafici sulle pareti, sempre condotti sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ma finanziati dalla Fondazione CARIT e da privati cittadini, infatti, non furono effettuati durante il consistente intervento di restauro condotto sul resto dell’immobile negli anni a cavallo del Duemila, a causa dell’elevato impegno economico. Pertanto è sembrato opportuno compiere gli studi e le indagini multidisciplinari sull’edificio di culto, confluiti in questo libro, per agevolare al meglio i lavori di restauro conservativo dell’immobile. Il volume, pertanto, presenta le conclusioni di un lavoro condotto in sinergia da studiosi di eterogenee specializzazioni, secondo una metodologia d’intervento ormai consolidata che vede lo studio storico e artistico come primo elemento per un’accurata conoscenza del bene, seguito dal rilievo quale approfondimento della conoscenza materiale, morfologica, spaziale e geometrica, entrambi propedeutici agli interventi di restauro. Il presente libro, infatti, si apre con un testo introduttivo di carattere storico-artistico e con uno che pone riflessioni approfondite sul rilievo laser scanner condotto sulla chiesa (in collaborazione con Roberto Barni), redatti, seguendo i rispettivi campi di ricerca, dai sottoscritti. A questi testi seguono una disamina del progetto di restauro architettonico di Claudio Di Loreto e Mariachiara Ferrone, un testo relativo ai saggi stratigrafici effettuati all’interno della chiesa dai restauratori dell’Università degli Studi della Tuscia, a firma di Simone Colalucci, Filomena Di Stasio e Paola Pogliani e quello sul restauro delle tele dipinte che la decorano, come la magnifica pala dell’altar maggiore di Stefano Parrocel e la Vergine Addolorata di Filippo Agricola, redatto da Simone Deturres. In chiusura del volume non potevano mancare due testi specifici relativi alle indagini condotte nell’Archivio Storico dell’Ente, rispettivamente di Laura Pennoni e Alessandro Novelli, entrambi ricchi di informazioni che molto hanno aiutato nella comprensione dei dati raccolti sul campo. In conclusione, ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile lo svolgimento di questo complesso lavoro, si spera che lo stesso possa fornire un valido aiuto per le scelte da compiere in futuro per una migliore tutela e valorizzazione del piccolo edificio di culto dedicato alla beata Lucia.

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