L’Immacolata Concezione, seconda metà XVI secolo

Autore: Autore ignoto (Livio Agresti attr.) Dati tecnici: Olio su tavola, cm 87 x 133, Iscrizioni: nel cartiglio in alto “TOTA PULCRA ES AMICA ME[A] / E MACVLA NON EST IN TE”; nei cartigli a sinistra “ELECTA VT SOL / STELA MARIS / TURRIS DAVID / FLO[R]VIT IOSEF VIRGA / PVTEVS ACQUARUR / SICVT LILIVM INTER SPI[N]AS / LIVA SPECIOSA / ORTVS CONCLVSVS”; nei cartigli a destra “PVLCRA EST VT LVNA / PLANTATIO ROS[AE] / PORTA CELI / FONS […] / SPECVLVM M[A]CVLA / […] CT […] VS PLANTA […] TO […] / […] A […]”

Restauro: Artium di Donatella Bonelli, 2004

campana, 1502

Descrizione

La lunetta lignea con L’Immacolata Concezione della seconda metà del Cinquecento, attribuita in recenti studi di Lucilla Vignoli alla mano dell’ottimo pittore forlivese Livio Agresti, mostra la Vergine a mani giunte sulla falce di luna entro una mandorla luminosa, rivolta con lo sguardo verso l’Eterno a braccia aperte. Ai lati della Madonna compaiono i tipici simboli mariani corredati da cartigli con didascalie esplicative. L’opera, forse cimasa di una più grande e complessa pala d’altare, è presente nell’edificio del Beata Lucia sin dalla seconda metà dell’Ottocento, come rintracciabile in vari documenti. È molto probabile, infatti, che sia stata incamerata, insieme ad altri beni, con la soppressione di alcuni enti narnesi proprio per accrescere il patrimonio dell’istituto benefico. La lunetta, fortemente danneggiata da insetti xilofagi nella parte destra, è dotata di una semplice cornice, seppur d’epoca, sicuramente posteriore alla sua realizzazione.

 

Torna alla Sala Caracciolo